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Rigenerazione Ossea Guidata Nel Mascellare Anteriore Atrofico Con Membrane Riassorbibili


Giacomo Tarquini

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Giacomo Tarquini
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Viene presentato un caso clinico di Rigenerazione Ossea Guidata (G.B.R.) per risolvere una vasta atrofia ossea nel mascellare anteriore secondaria ad estrazione dell' elemento 1.3 ritenuto: l' immagine CBCT mostra la situazione dei tessuti duri dopo l' estrazione dell' elemento incluso

 

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In seguito, vengono programmate anche le estrazioni degli elementi 5.3 e 1.2 poiche' giudicati non mantenibili

 

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Aspetto del sito atrofico al termine del periodo di guarigione dei tessuti molli

 

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Giacomo Tarquini
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Dopo aver scheletrizzato l' area di interesse, e' possibile apprezzare un vasto difetto osseo con estrinsecazione prevalentemente palatale

 

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Si esegue una procedura di lembo palatino assottigliato

 

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Si verifica il grado di passivita' del lembo buccale

 

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Modificato da Francesco Simoni
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Giacomo Tarquini
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Accesso alle cavita' midollari mediante inserto piezoelettrico

 

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Inserimento di 2 impianti in sede 1.3 e 1.2 (aspetto occlusale)

 

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Inserimento di 2 impianti in sede 1.3 e 1.2 (aspetto buccale)

 

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Giacomo Tarquini
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Membrana barriera di tipo riassorbibile iallocata a protezione del difetto osseo

 

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Innesto con biomateriale di origine eterologa

 

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La membrana barriera viene fissata con pins in titanio

 

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Una seconda membrana viene posizionata e fissata mediante pins in titanio

 

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Giacomo Tarquini
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Sutura in doppia linea con filo riassorbibile

 

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RX di controllo postoperatoria

 

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Modificato da Francesco Simoni
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Giacomo Tarquini
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Al termine di un adeguato periodo di guarigione si procede al controllo clinico e radiografico del sito

 

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RX di controllo a 6 mesi

 

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La gengiva aderente viene giudicata insuffciente per spessore e ampiezza

 

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Giacomo Tarquini
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Scopertura degli impianti mediante lembo a spessore parziale

 

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Rimozione dei mezzi di sintesi

 

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Aspetto dell' area rigenerata

 

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Confronto tra la situazione pre e postoperatoria

 

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Giacomo Tarquini
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Applicazione delle healing screws

 

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Una matrice collagenica tridimensionale viene suturata nell' intradosso del lembo a riposizionamento apicale

 

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Particolare della matrice collagenica tridimensionale

 

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Sutura con punti a materassaio orizzontale incrociati

 

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Giacomo Tarquini
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Controllo RX endorale

 

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Le immagini seguenti testimoniano l' incremento nella qualita' e quantita' dei tessuti moli

 

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Confronto tra la condizione pre e postoperatoria (protesi provvisoria in situ)

 

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Il pz viene di seguito reinviato al Collega di riferimento per la finalizzazione protesica

 

un saluto

Giacomo

 

 

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  • 4 mesi dopo...
Giuseppe Riccardi

complimenti per il caso condotto con la solita maestria

hai valutato la possibilita' di usare inserire un solo impianto in zona 13 protesizzando il 12 come cantilever?

esteticamente si ha piu' margine di manovra in questa maniera

eliminando lo spazio interimplatare dove la papilla non e' mai naturale e ottenendo un incisivo laterale piu' corto

ciao giuseppe

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