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  1. INTRODUZIONE: In accordo con la definizione data durante il Consensus report del World Workshop del 2017 sulla classificazione delle malattie parodontali e periimplantari, la diagnosi di mucosite periimplantare richiede la presenza di sanguinamento e/o suppurazione al sondaggio in assenza di riassorbimento osseo marginale a carattere progressivo. Negli ultimi anni sono stati individuati alcuni fattori di rischio per la mucosite periimplantare, come ad esempio un basso livello di igiene orale, una scarsa partecipazione del paziente alla terapia di mantenimento, abitudine al fumo, residui di cemento protesico (Polyzois, ID 2019). Differenti tipi di approccio terapeutico sono stati proposti per trattare adeguatamanete la mucosite periimplantare mediante un'accurata rimozione del biofilm batterico sia intorno al margine implantare che dalla componentistica protesica: impiego di agenti antisettici locali, antibioticoterapia, spray con polvere di glicina e polishing con coppette in silicone sono solo alcuni tra questi (Ata-Ali, ID 2015). Scopo del presente caso clinico è quello di dimostrare l'efficacia di un sistema di cavitazione ultrasonica ("PIEZOCLEAN by Dr. Giacomo Tarquini") nella terapia delle mucositi periimplantari attreverso la rimozione mirata del biofilm batterico senza danneggiare le sottostanti strutture implantoprotesiche (Tarquini, Implant Tribune 2021; Tarquini, DT 2021) CONCLUSIONI: Un ampio spettro di possibili approcci terapeutici per la mucosite periimplantare è stato propost da diversi Autori negli ultimi anni; tra questi, la possibilità di sfruttare la cavitazione ultrasonica del liquido di irrigazione ha dimostrato una soddisfacente affidabilità grazie al fatto di poter raggiungere qualsiasi macro e micro-cavità del substrato e rimuovere totalmente il biofilm batterico senza che sia possibile danneggiare involontariamente il margine implantare o la componentistica protesica. L'impiego del dispositivo "PIEZOCLEAN by Dr. Giacomo Tarquini" ha dimostrato effetti clinici positivi in termini di riduzione dei valori di mBI, mPlI e PPD rispetto alla baseline.
  2. Il successo di impianti post-estrattivi immediati ha dimostrato di poter essere assolutamente paragonabile a quello ottenuto da un approccio di tipo differito o ritardato (Chen, IJOMI 2004). Alcuni Autori (Novaes, IJOMI 1995) difendono la possibilità di inserire impianti post-estrattivi immediati anche in siti infetti in associazione a un piano di profilassi antibiotica e ad un accurato debridement dell'alveolo. Una recente review sistematica della letteratura (Kaur, JIAP 2021) ha dimostrato come il successo di impianti inseriti in siti affetti da malattia parodontale sia sovrapponibile a quello di impianti inseriti in siti sani. Unitamente a questo protocollo chirurgico ormai da tempo acclarato, è possibile sfruttare le documentate proprietà della cavitazione ultrasonica (Tarquini, Implant Tribune 2021; Tarquini, DT Online Magazine 2021) all'interno dell'alveolo post-estrattivo per contribuire a diminuire ulteriormente il rischio di infezioni postoperatorie. Conclusioni: La cavitazione ultrasonica ha dimostrato di essere estremamente efficace nella distruzione del biofilm batterico adeso ad una superficie anche a livello microscopico, principalmente per effetto della formazione di microstreaming acustico e onde d'urto. Il presente articolo ha illustrato l'impiego del dispositivo “PIEZOCLEAN by Dr. Giacomo Tarquini” come ausilio ai tradizionali metodi di debridement dell'alveolo nell'inserimento di impianti post-estrattivi immediati in siti infetti.
  3. Introduzione: Il successo di impianti post-estrattivi immediati ha dimostrato di poter essere assolutamente paragonabile a quello ottenuto da un approccio di tipo differito o ritardato (Chen, IJOMI 2004). Alcuni Autori (Novaes, IJOMI 1995) difendono la possibilità di inserire impianti post-estrattivi immediati anche in siti infetti in associazione a un piano di profilassi antibiotica e ad un accurato debridement dell'alveolo. Unitamente a questo protocollo chirurgico ormai da tempo acclarato, è possibile sfruttare le documentate proprietà della cavitazione ultrasonica (Tarquini, Implant Tribune 2021; Tarquini, DT Online Magazine 2021) all'interno dell'alveolo post-estrattivo per contribuire a diminuire ulteriormente il rischio di infezioni postoperatorie. Conclusioni: La cavitazione ultrasonica ha dimostrato di essere estremamente efficace nella distruzione del biofilm batterico adeso ad una superficie anche a livello microscopico, principalmente per effetto della formazione di microstreaming acustico e onde d'urto. Il presente articolo ha illustrato l'impiego del dispositivo “PIEZOCLEAN by Dr. Giacomo Tarquini” come ausilio ai tradizionali metodi di debridement dell'alveolo nell'inserimento di impianti post-estrattivi immediati in siti infetti.
  4. Introduzione: Il successo di impianti post-estrattivi immediati ha dimostrato di poter essere assolutamente paragonabile a quello ottenuto da un approccio di tipo differito o ritardato (Chen, IJOMI 2004). Alcuni Autori (Novaes, IJOMI 1995) difendono la possibilità di inserire impianti post-estrattivi immediati anche in siti infetti in associazione a un piano di profilassi antibiotica e ad un accurato debridement dell'alveolo. Unitamente a questo protcollo chirurgico ormai da tempo acclarato, è possibile sfruttare le documentate proprietà della cavitazione ultrasonica (Tarquini, Implant Tribune 2021; Tarquini, DT Online Magazine 2021) all'interno dell'alveolo post-estrattivo per contribuire a diminuire ulteriormente il rischio di infezioni postoperatorie. CASO CLINICO #1 CASO CLINICO #2 Conclusioni: La cavitazione ultrasonica ha dimostrato di essere estremamente efficace nella distruzione del biofilm batterico adeso ad una superficie anche a livello microscopico, principalmente per effetto della formazione di microstreaming acustico e onde d'urto. Il presente articolo ha illustrato l'impiego del dispositivo “PIEZOCLEAN by Dr. Giacomo Tarquini” come ausilio ai tradizionali metodi di debridement dell'alveolo nell'inserimento di impianti post-estrattivi immediati in siti infetti.
  5. INTRODUZIONE La peri-implantite è attualmente definita come l’infezione dei tessuti molli che circondano un impianto osteointegrato associata a una significativa perdita ossea crestale con andamento progressivo. Relativamente alla strategia terapeutico di scelta, le evidenze scientifiche più recenti indicano che l’approccio chirurgico sia attualmente considerato come il trattamento di elezione per la peri-implantite. L’aspetto piu’ dibattuto e controverso, che riveste un’importanza cruciale nella predicibilità della terapia, è quello relativo alla decontaminazione della superficie implantare: nonostante diversi metodi (chimici, meccanici o manuali) siano stati descritti negli anni, non si è ancora giunti ad un consenso su quale sia il protocollo di decontaminazione più efficace tra tutti quelli fino ad ora proposti. Sfruttando le ben note proprietà battericide e batteriostatiche degli ultrasuoni, l’impiego del nuovo dispositivo “PIEZOCLEAN by Dr. Giacomo Tarquini” si rivela particolarmente vantaggioso poiché consente l’accesso alle zone più difficili da raggiungere, come ad esempio le spire implantari, le micro e nano rugosità della superficie e l’alloggiamento interno della vite di connessione; accesso che altrimenti si rivelerebbe pressoché impossibile con una strumentazione di tipo tradizionale, quali curettes o strumenti rotanti. RAZIONALE BIOLOGICO Il razionale biologico alla base del dispositivo «PIEZOCLEAN by Dr. Giacomo Tarquini» si fonda sugli effetti biologici - documentati da una imponente numero di pubblicazioni scientifiche negli ultimi decenni - della cavitazione ultrasonica sul biofilm batterico. A differenza di quanto accade con altri mezzi (chimici, meccanici o manuali) che hanno evidenziato negli anni un’efficacia relativamente modesta, le onde meccaniche causate dalla cavitazione del liquido irrigante sono in grado di raggiungere qualsiasi zona della superficie implantare (anche le nano e microporosità delle attuali superfici in titanio) nonché l’alloggiamento interno della vite di connessione: in questo modo la decontaminazione dell’impianto avviene in maniera completa (sia sulla superficie esterna che al suo interno) senza alterarne la composizione chimico-fisica originaria. La possibilità di ottenere una decontaminazione completa e predicibile è di estrema importanza nella terapia delle periimplantiti, poiché il fine ultimo della procedura rigenerativa peri-implantare è proprio quello di ottenere un nuovo processo di osseointegrazione («re-osseointegration») in tutto e per tutto identico a quello avvenuto al momento dell’inserimento implantare. È stato infatti dimostrato come la possibilità di ottenere una nuova osseointegrazione sia estemamente limitata su superfici tornite e/o che siano state alterate fisicamente o chimicamente mentre avviene in maniera molto piu’ consistente intorno a superfici in titanio microruvide purchè opportunamente decontaminate. Per massimizzare gli effetti della terapia rigenerativa sarà quindi essenziale riuscire ad ottenere una decontaminazione implantare completa e predicibile mantenendo al contempo inalterate tutte le proprietà di superficie. PROTOCOLLO CHIRURGICO Il protocollo chirurgico di decontaminazione implantare mediante dispositivo “PIEZOCLEAN by Dr. Giacomo Tarquini” è indicato essenzialmente per il trattamento di difetti intraossei che necessitano una terapia di tipo rigenerativo in accordo con i principi della G.B.R. (“Guided Bone Regeneration”). Il dispositivo “PIEZOCLEAN by Dr. Giacomo Tarquini” consente di eseguire una completa decontaminazione dell’impianto senza alterarne la macro e microgeometria di superficie. - Sondaggio e valutazione radiografica peri-implantare - Sollevamento un lembo a spessore totale adeguato per forma e dimensioni - Rimozione del tessuto di granulazione (ove presente) intorno all’impianto e all’interno del difetto intraosseo mediante inserti ES012CT e ES030ACT - Rimuovere la vite di copertura (ove presente) allo scopo di decontaminare anche la superficie interna dell’impianto e sostituirla con una sterile al termine di questa fase operatoria - Il dispositivo “PIEZOCLEAN by Dr. Giacomo Tarquini” è composto da una parte metallica (inserto) e da una parte in silicone medicale (camera di cavitazione) - L’inserto metallico è dotato di appositi micro-fori (un assiale e due laterali) per un’omogenea diffusione del liquido irrigante all’interno della camera di cavitazione - Assemblare il dispositivo inserendo la parte in silicone (camera di cavitazione) sull’inserto metallico - Adattare la camera di cavitazione intorno alla porzione esposta dell’impianto da trattare in modo da creare uno spazio chiuso all’interno del quale il liquido irrigante possa andare in cavitazione; è raccomandabile evitare il contatto tra l’inserto metallico e la testa dell’impianto - Azionare il dispositivo a ultrasuoni (Esacrom Moto o Surgysonic) per un tempo di 3’ impostando i seguenti parametri: U 40 - V 80 - P 50. Non è necessario che la camera di cavitazione abbia un sigillo completo sulla cresta ossea - Eseguire il protocollo rigenerativo di scelta (ad es. mediante membrane di tipo riassorbibile o non riassorbibile) - Sutura dei lembi in accordo con la tecnica selezionata - Rientro chirurgico e follow-up radiografico per valutare il grado di rigenerazione ossea ottenuta CASO CLINICO Il caso clinico illustra una procedura di trattamento chirurgico-rigenerativo di una peri-implantite mediante decontaminazione effettuata con dispositivo «PIEZOCLEAN by Dr. Giacomo Tarquini» un saluto Giacomo Tarquini
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