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Trovato 5 risultati

  1. Rigenerazione ossea guidata (GTR) di un difetto intraosseo con innesto di osso autologo in chips prelevato mediante bone scraper ad ultrasuoni e membrana a lento riassorbimento in PLGA un saluto Giacomo Tarquini
  2. Giacomo Tarquini

    Difetto Osseo Through-&-Through Su 2.4

    Viene presentato un caso di atrofia ossea passante (c.d. "through-&-through") reliquato di estrazione del 2.4 risolto con una tecnica composita di innesti autologhi in blocco. All' EO intraorale non c'e' evidenza di atrofia ossea Lo studio radiografico evidenzia un' atrofia ossea di tipo passante con direzione cranio-buccale verso caudo-palatale rendering 3D assiali coronali panorex sagittali cross
  3. Introduzione: La riabilitazione implantare di pazienti totalmente o parzialmente edentuli è una pratica clinica considerata routinaria ormai da decenni; tuttavia, atrofie mascellari di diversa entità possono determinare situazioni nelle quali il volume osseo è insufficiente ad ospitare impianti di dimensioni adeguate. Diversi biomateriali sono stati negli anni impiegati per aumentare i volumi ossei a disposizione; tuttavia, grazie alle sue proprietà di osteoconduzione, osteoinduzione e osteogenesi, l’innesto di osso autologo è considerato ancora oggi il “gold standard”. Scopo di questo lavoro è illustrare un caso clinico di prelievo intraorale di osso autologo in blocchi dalla regione della sinfisi mentoniera e successivo inserimento di impianti osteointegrati. Conclusioni: Le tecniche di prelievo e innesto intraorale di blocchi ossei rendono possibile la correzione di severe atrofie in regime ambulatoriale, garantendo un’elevatissima percentuale di successo unitamente ad una bassa morbilità. Inoltre, la possibilità di utilizzare un dispositivo piezoelettrico aumenta notevolmente il grado di sicurezza intraoperatorio oltre a migliorare sensibilmente il decorso postoperatorio favorendo, in ultima analisi, una buona accettazione della procedure chirurgica da parte del paziente. un saluto Giacomo Tarquini
  4. Viene presentato un caso clinico riguardante un' atrofia ossea complessa (difetto passante bucco - palatale) in zona 2.4 risolto mediante innesto di un blocco di osso autologo prelevato dal ramo mandibolare. L' alternativa terapeutica consistente nell'esecuzione di una procedura di rigenerazione ossea guidata (GBR) è stata scartata poiché la paziente non ha fornito il suo consenso a ricevere innesti di origine eterologa, omologa o sintetica. Un saluto Giacomo Tarquini
  5. Introduzione: La procedura di rialzo del seno mascellare rappresenta solo una parte del piano di trattamento chirurgico quando l' atrofia ossea è conseguente a un processo di iperpneumatizzazione del seno mascellare oltre che a un riassorbimento della cresta ossea in senso orizzontale e/o verticale; questa particolare situazione prende il nome di atrofia mascellare combinata. In questi casi è indicato associare alla procedura di innesto del seno mascellare una ricostruzione ossea di tipo onlay (Adell et al. 1990; Keller et al. 1994; Astrand et al. 1996; Lundgren et al. 1997; van Steenberghe et al. 1997; Chiapasco et al. 1999; Jemt & Lekholm 2003; Nystrom et al. 2004) allo scopo di ottimizzare il risultato clinico sia da un punto di vista funzionale che estetico. In accordo con le molte classificazioni proposte negli anni da diversi Autori (Chiapasco, 2008; Wang, 2008; Simion, 2004) sono stati sviluppati differenti protocolli chirurgici rivolti alla terapia delle atrofie mascellari combinate. Il presente caso clinico descrive il protocollo chirurgico per il trattamento di un'atrofia mascellare di "Classe D" secondo la classificazione proposta da Chiapasco (Chiapasco, COIR 2008) consistente in un rialzo del seno mascellare per via laterale associato a un innesto di osso autologo in blocco prelevato dalla sinfisi mentoniera. Conclusioni: L'associazione tra una procedura di rialzo del seno mascellare per via laterale e un innesto di osso autologo in blocco prelevato dalla sinfisi mentoniera è considerata una soluzione sicura e predicibile per laterapia chirurgica delle atrofie mascellari combinate. un saluto Giacomo Tarquini
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