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Risultati per Tag 'rigenerazione tissutale guidata'.

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  1. Introduzione: L'impiego di innesti compositi in chirurgia rigenerativa costituisce una pratica ampiamente diffusae ben documentata. Si definisce come innesto composito l'utilizzo di osso autologo miscelato in varie proporzioni con un biomateriale, generalmente di origine eterologa (Nally, 2017). La combinazione del biomateriale con l'osso autologo, solitamente prelevato in chios, combina la stabilità volumetrca del biomateriale con le proprietà osteogenetiche di quest'ultimo lGalindo-Moreno, 2008). Una membrana a lento riassortimento in pericardio è indicata in questi casi, soprattutto se in presenza di difetti ossei con limitato potenziale osteogenetico (Nygaard-Østby, 2010; Keles 2010). Nel caso clinico presentato, l'osso autologo in chips è stato raccolto nelke vicinanze del sito da trattare mediante un bone scraper piezoelettrico che, grazie al suo ingombro ridotto, ha eliminato la necessità di un secondo sito di prelievo. Una membrana in pericardio a lento riassortimento è stata utilizzata a protezione del materiale innestato (Tarquini, JCDP 2020). Riferimento bibliografico: CLICK HERE Conclusioni: L'utilizzo combinato di un innesto composito e di una membrana in pericardio a lento riassortimento ha dimostrato di consentire il raggiungimento di un'elevata predicibilità nella risoluzione di difetti parodontali con follow-up soddisfacenti nel medio e lungo periodo. Per ulteriori approfondimenti: CLICK HERE
  2. Rigenerazione ossea guidata (GTR) di un difetto intraosseo con innesto di osso autologo in chips prelevato mediante bone scraper ad ultrasuoni e membrana in corticale di origine eterologa (Flex Cortical Sheet) Un saluto Giacomo
  3. Viene presentato un caso clinico di Rigenerazione Tissutale Guidata (GTR) per il trattamento di un profondo difetto intraosseo che coinvolge l'aspetto distale del secondo molare inferiore di dx (4.7) mediante approccio ultrasonico; la rigenerazione tissutale è stata ottenuta grazie all' impiego di una membrana barriera di tipo riassorbibile in PLGA (A. polilattico-poliglicolico) Per ulteriori approfondimenti: CLICK HERE un saluto Giacomo Tarquini
  4. Di fronte a difetti parodontali particolarmente severi, il clinico si pone costantemente davanti all'alternativa di tentare la conservazione dell'elemento dentario coinvolto o piuttosto programmarne l'estrazione; viene descritto un caso di difetto intraosseo estremamente profondo a carico dell'elemento 1.3 trattato mediante chirurgia rigenerativa (GTR) con l'impiego di una membrana barriera di tipo riassorbibile e di un innesto osseo composito. un saluto Giacomo Tarquini
  5. Viene presentato un breve filmato che illustra una procedura di Rigenerazione Tissutale Guidata (GTR) secondo la tecnica di preservazione della papilla modificata (MPPT): https://www.youtube.com/watch?v=GQnblP2QWO8 N.B. Seguendo questo link e' possibile approfondire alcuni aspetti che sottendono il razionale biologico del protocollo chirurgico: CLICK HERE
  6. Viene presentato un caso clinico di Rigenerazione Tissutale Guidata (GTR) per il trattamento di un profondo difetto intraosseo che coinvolge l'aspetto disto-buccale del secondo molare inferiore di sx (3.7) per mezzo di una membrana barriera di tipo riassorbibile Immagine preoperatoria Sondaggio parodontale e radiografia intraorale periapicale (T0) Per consentire una corretta diagnosi morfologica del difetto intraosseo viene prescritto un esame radiografico di 2° livello L'esame CBCT rivela l'esistenza di un profondo difetto intraosseo che coinvolge la radice distale dell'elemento 3.7 La terapia rigenerativa tissutale (GTR) ha dimostrato la sua efficacia nei difetti che interessano la radice del 2° molare mandibolare Il protocollo chirurgico di elezione prevede un accesso secondo la tecnica denominata "Crestal Incision" Il sollevamento di un lembo a spessore totale permette di evidenziare il profondo difetto circumferenziale che interessa la radice distale dell'elemento 3.7 Riferimento bibliografico Sondaggio della componente intraossea del difetto (aspetto distale) Sondaggio della componente intraossea del difetto (aspetto buccale) Il difetto non coinvolge l' area della forcazione interradicolare Riferimento bibliografico Riferimento bibliografico Debridement del tessuto reattivo e decontaminazione della superficie radicolare mediante inserti piezoelettrici dedicati Riferimento bibliografico Grazie all’azione degli ultrasuoni è possibile effettuare in maniera semplice e rapida il clivaggio e la rimozione del tessuto reattivo Sfruttando le proprietà battericide e batteriostatiche degli ultrasuoni, questo tipo di approccio consente il raggiungimento di risultati clinici decisamente incoraggianti Riferimento bibliografico Una membrana barriera di tipo riassorbibile viene adeguatamente sagomata Membrana barriera correttamente allocata Innesto di biomateriale eterologo Riferimento bibliografico Innesto di origine eterologa posizionato all'interno del difetto intraosseo La membrana barriera viene fissata per mezzo di pins in titanio Riferimento bibliografico Sutura in polyamide 5/0 Immagine clinica postoperatoria (FU a 24 mesi) Sondaggio parodontale e radiografia intraorale periapicale (FU a 24 mesi) Riferimento bibliografico un saluto Giacomo Tarquini
  7. Viene presentato un caso clinico di difetto intraosseo risolto mediante tecnica di "Bone Swaging" associato a inserimento implantare Viene programmato l' inserimento implantare nello spazio edentulo in sede 1.7; il sondaggio parodontale e le indagini radiografiche endorali rivelano la presenza di un profondo difetto verticale a carico dell' elemento 1.8 Il sollevamento di un lembo mucoperiosteo rivela chiaramente la morfologia e l' estensione del difetto Viene programmato il posizionamento di un impianto in sede 1.7 contestualmente a una tecnica di "Bone Swaging" (Ewen, J Periodontol 1965) associata a GTR per risolvere in un unico tempo operatorio anche il difetto intraosseo a carico dell' elemento 1.8 Riferimenti bibliografici: Si esegue il debridement del difetto intraosseo e la decontaminazione della superficie radicolare mediante inserti ad ultrasuoni dedicati Riferimenti bibliografici: Allo scopo di sfruttare al meglio l' esigua disponibilità ossea, l' inserimento implantare in sede 1.7 viene inserito mediante dispositivo piezoelettrico Sfruttando le capacità di espansione dell' impianto, viene effettuata la frattura a legno verde e la contemporanea dislocazione del segmento osseo in senso mesio-distale ("Implant - Mediated Bone Swaging") Una membrana di tipo riassorbibile è allocata sul versante palatale Riferimenti bibliografici: Un biomateriale di scelta viene innestato all' interno del difetto intraosseo residuo La membrana di tipo riassorbibile è riflessa buccalmente a copertura dell' innesto e accuratamente fissata mediante pins in titanio Riferimenti bibliografici: L' ultimo tempo operatorio contempla la sutura del lembo mucoperiosteo Riferimenti bibliografici: Follow-up a 6 mesi: il controllo radiografico postoperatorio evidenzia un completo riempimento del difetto intraosseo Follow-up a 6 mesi: rientro chirurgico e scopertura dell' impianto Al sollevamento del lembo è possibile constatare l' integrazione dell' impianto in sede 1.7 e la completa risoluzione del difetto intraosseo a carico dell' elemento 1.8 Confronto tra la situazione pre e postoperatoria Applicazione della vite di guarigione e gestione dei tessuti molli periimplantari Finalizzazione protesica mediante corona in metallo-ceramica Follow-up a 24 mesi: aspetto dei tessuti molli periimplantari Follow-up a 24 mesi: il sondaggio parodontale e le indagini radiografiche endorali rivelano la completa risoluzione del difetto verticale a carico dell' elemento 1.8 e una sostanziale stabilità dei tessuti duri e molli periimplantari Per ulteriori approfondimenti: CLICCA QUI un saluto Giacomo Tarquini
  8. Viene presentato un caso clinico di risoluzione mediante Rigenerazione Tissutale Guidata di un profondo difetto intraosseo a carico dell' elemento 1.3. Al termine della terapia iniziale, l' elemento in questione viene rivalutato a distanza e candidato ad una procedura rigenerativa. L' elemento 1.3 presenta una mobilita' di Grado 2 sec. Miller Il sondaggio parodontale evidenzia un profondo difetto verticale a carico della superficie mesiale dell' elemento coinvolto L' esame radiografico endorale conferma la presenza del difetto intraosseo La ricostruzione panorex (CBCT) rende facilmente evidenziabile l' entita' del difetto che si estende sino al terzo apicale dell' elemento 1.3 Grazie all' ampio spazio interdentale presente tra 1.3 e 1.2 viene selezionata una tecnica di preservazione della papilla modificata (MPPT) sec. Cortellini Dopo aver sollevato un lembo a tutto spessore, si effettua il debridement del difetto intraosseo (nonche' la decontaminazione della superficie radicolare) mediante inserti piezoelettrici dedicati La letteratura scientifica e' globalmente concorde nel rendere consigliabile questo tipo di approccio nei difetti intraossei profondi. Una membrana di tipo riassorbibile (Cortellini, IJPRD1996) viene allocata nello spazio interdentale e fissata sull' aspetto palatale della cresta ossea Il difetto angolare viene innestato con un biomateriale eterologo in granuli miscelato con una piccola quantita' di osso autologo (innesto composito) Il materiale da innesto viene posizionato all' interno del difetto angolare La membrana viene riflessa sul versante buccale e fissata mediante pins in titanio: va ricordato che la stabilita' del coagulo ematico e' una delle condizioni necessarie alla rigenerazione tissutale La sutura, effettuata secondo il protocollo chirurgico descritto dall' Autore, e' realizzata mediante filo in PTFE 4/0 Esame radiografico endorale postoperatorio Aspetto clinico dopo guarigione dei tessuti molli Follow - up a 12 mesi (aspetto buccale) Follow - up a 12 mesi (aspetto occlusale) Follow - up a 12 mesi (esame radiografico endorale) Follow - up a 12 mesi (sondaggio parodontale). A causa dell' estensione apicale del difetto intraosseo, la vitalita' dell' elemento 1.3 viene costantemente controllata durante ogni seduta di SPT. N.B. Seguendo questo link e' possibile approfondire alcuni aspetti che sottendono il razionale biologico del protocollo chirurgico sopra descritto: http://www.dental-tribune.com/articles/specialities/general_dentistry/35302_rigenerazione_tissutale_guidata_gtr_in_difetti_parodontali_profondi.html un saluto Giacomo
  9. Viene presentato un caso clinico di difetto intraosseo a carico dell' elemento 3.2 trattato mediante tecnica di Rigenerazione Tissutale Guidata (GTR) Situazione alla baseline: esame radiografico e charting parodontale L' approccio chirurgico di elezione è rappresentato dalla tecnica di preservazione della papilla semplificata (SPPF) Disegno del lembo di accesso chirurgico effettuato in accordo con la tecnica SPPF Riferimenti bibliografici La morfologia particolarmente stretta e profonda del difetto intraosseo indica l' impiego di inserti ultrasonici in luogo dei tradizionali strumenti manuali per l' esecuzione del Root Surface Debridement (RSD) Riferimenti bibliografici Una membrana di tipo riassorbibile in pericardio viene allocata sul versante linguale La componente intraossea del difetto viene innestata con un biomateriale di origine eterologa Riferimenti bibliografici Al fine di aumentare la predicibilità della terapia rigenerativa è di fondamentale importanza che la membrana posta a protezione dell' innesto sia stabilmente fissata mediante pins in titanio o altri mezzi di sintesi Riferimenti bibliografici Sutura effettuata in accordo con la tecnica SPPF Follow - up a 12 mesi: immagine clinica Follow - up a 12 mesi: esame radiografico e charting parodontale Considerazioni conclusive un saluto Giacomo Tarquini
  10. Un breve videoclip che illustra un caso clinico di un esteso difetto intraosseo risolto mediante tecnica di preservazione semplificata della papilla interdentale (SPPF) CLICK HERE Un saluto Giacomo Tarquini
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